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Finanza dopo il LIBOR: Come e quando agire dal punto di vista contrattuale

Che cos’è il LIBOR, e perché eliminarlo?

Introdotto nel 1969, il London InterBank Offered Rate (“LIBOR“) è un tasso di riferimento benchmark amministrato e regolamentato nel Regno Unito, utilizzato a livello globale in moltissime operazioni finanziarie tra cui finanziamenti, emissioni obbligazionarie e derivati. Con operazioni attualmente esposte al LIBOR aventi un valore di circa $350t[1], nel corso della sua storia è diventato un vero e proprio dato di riferimento per i mercati finanziari, tanto da essere etichettato come indice standard della salute del sistema finanziario globale.

Le preoccupazioni che il LIBOR (la cui metodologia di calcolo si basa, almeno in parte, su stime da parte delle banche facenti parte del panel[2] dei costi di finanziamento (da loro calcolate) e non su transazioni effettive), fosse soggetto a possibili manipolazioni e che non fosse più un parametro di riferimento accurato ed affidabile, presero piede a seguito della crisi finanziaria del 2007 e furono susseguite da una serie di riforme poste a definire un quadro normativo per gli indici di riferimento a livello europeo, tra cui il Regolamento (UE) 2016/1011 sugli indici di riferimento[3].

Nel 2017, la Financial Conduct Authority del Regno Unito (“FCA“) annunciò l’intenzione di interrompere la pubblicazione del LIBOR entro la fine del 2021, iniziando un lungo processo di collaborazione con la Bank of England e le principali istituzioni finanziarie per la sostituzione del LIBOR con tassi di riferimento privi di rischio (“RPR“) (i.e. tassi, inter alia, non influenzati dal rischio di credito del “prestatore” e non ancorati ai dati forniti dalle banche partecipanti al panel).

Nel comunicato del 5 marzo 2021[4], l’FCA ha confermato che il LIBOR verrà dunque progressivamente accantonato, con le seguenti modalità:

LIBOR Durata Data di cessazione Possibile pubblicazione di un LIBOR calcolato con metodologia di calcolo sintetica[5]
Inizio Fine
EUR Tutti Cessazione permanente 31/12/2021 / /
USD 1-week, 2-month Cessazione permanente 31/12/2021 / /
  1-month, 3-month, 6-month 30/06/2023 1/07/2023 tbc
  Overnight, 12-month Cessazione permanente 30/06/2023 / /
GBP Overnight, 1-week, 2-month, 12-month Cessazione permanente 31/12/2021 / /
  1-month, 3-month, 6-month 31/12/2021 1/01/2022 tbc
CHF Tutti Cessazione permanente 31/12/2021 / /
JPY Overnight, 1-week, 2-week, 12-month Cessazione permanente 31/12/2021 / /
  1-month, 3-month, 6-month 31/12/2021 1/01/2022 31/12/2022

 

Tassi alternativi

Già dall’ottobre scorso – in vista della cessazione della pubblicazione del LIBOR – i players di mercato sono stati invitati a non concludere nuovi contratti ancorati al LIBOR, includendo, per quanto riguarda le strutture contrattuali precedentemente collegate a tale tasso, chiari accordi per facilitare l’applicazione in via sostitutiva di RPR per il calcolo degli interessi.

Il passaggio definitivo da un indice all’altro avverrà attraverso termini di conversione pre-concordati (c.d. rate switch agreements) o, preferibilmente, attraverso un processo di rinegoziazione dei contratti.

 

Perché modificare contratti in essere?

I tipici meccanismi di riferimento comunemente utilizzati fino ad ora per affrontare l’interruzione permanente dei tassi d’interesse non funzionano nel caso di una sospensione definitiva del benchmark. Questo perché le tipiche clausole di fissazione del tasso prevedono che se il LIBOR non è disponibile si procederà (i) con il calcolo della media aritmetica delle quotazioni di un certo numero di banche di riferimento per il tasso e il periodo applicabili e (ii) all’applicazione del tasso fluttuante più recentemente fissato quando detto tasso era ancora disponibile.

Il tasso risultante troverebbe dunque applicazione in maniera continuativa, perdendo il connotato di “variabilità”, con potenziali conseguenze economiche molto gravi. Per tali ragioni, è consigliata la definizione da parte delle parti di apposite previsioni contrattuali per favorire tale passaggio.

 

Come e quando agire: contratti di finanziamento, obbligazioni, derivati

Nuovi contratti

Essendo già alla fine del primo trimestre del 2021, gli istituti bancari dovrebbero aver iniziato la revisione della loro documentazione esistente e dei loro sistemi operativi per assicurarsi di essere pronti per la transizione dal LIBOR ai tassi RPR, garantendo che i nuovi modelli contrattuali siano idonei per accogliere il cambiamento del tasso di riferimento.

Contratti in essere

Per le operazioni in essere (i.e. contratti esistenti facenti riferimento al LIBOR con scadenza successiva al 2021), le parti dovrebbero concordare sin d’ora il nuovo RPR, modificando in tal senso la documentazione.

Tali modifiche richiederanno, per la maggior parte dei contratti di finanziamento e derivati (sia nel contesto di operazioni di finanza strutturata e project finance, che non), un’analisi della documentazione e la negoziazione delle modifiche con le altre parti. Nel caso di prestiti obbligazionari potrebbe inoltre rendersi necessaria un’operazione di consent solicitation per richiedere l’approvazione da parte degli obbligazionisti delle modifiche apportate. In considerazione delle tempistiche richieste da tali procedure, le parti interessate sono pertanto invitate ad agire il prima possibile.

 

Orrick LIBOR Transition Service

Orrick – mediante un team di professionisti con una consolidata esperienza nel banking and finance a livello sia italiano che internazionale – fornisce una consulenza a 360 gradi sulla sospensione del LIBOR, sia per le nuove operazioni che quelle in essere che richiedono una strategia di transizione e di modifiche contrattuali.

La nostra offerta spazia dall’analisi della documentazione alla negoziazione e finalizzazione delle modifiche necessarie, con la possibilità, se necessario, di utilizzare sistemi di machine learning per progetti di analisi di documenti su larga scala.

 

Per maggiori informazioni contattare:

Patrizio Messina
Senior Partner Europe e Head of Italian Finance Team
pmessina@orrick.com

Annalisa Dentoni-Litta
Partner
adentonilitta@orrick.com

Madeleine Horrocks
Partner
mhorrocks@orrick.com

Alessandro Accrocca
Partner
aaccrocca@orrick.com

Marina Balzano
Partner
mbalzano@orrick.com

Franco Lambiase
Managing Associate
flambiase@orrick.com

 

 

[1]     ICE Benchmark Administration “LIBOR, a path to global reform” (https://www.theice.com/publicdocs/LIBOR_Factsheet.pdf)

[2]     Benchmark Administration Limited (IBA) is the Benchmark Administrator of four systemically important benchmarks including ICE LIBOR® (LIBOR®) which is a widely used benchmark for short term bank borrowing rates (https://www.theice.com/publicdocs/ICE_LIBOR_Methodology.pdf)

[3]     Regolamento (UE) 2016/1011 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’8 giugno 2016, sugli indici usati come indici di riferimento negli strumenti finanziari e nei contratti finanziari o per misurare la performance di fondi di investimento e recante modifica delle direttive 2008/48/CE e 2014/17/UE e del regolamento (UE) n. 596/2014

[4] “FCA announcement on future cessation and loss of representativeness of the LIBOR benchmarks” (https://www.fca.org.uk/publication/documents/future-cessation-loss-representativeness-libor-benchmarks.pdf)

[5]     Pubblicazione soggetta a consultazioni (in corso) della Financial Conduct Authority nel Regno Unito

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