Dall’audit della Corte è emerso che, per il periodo compreso fra agosto 2013 e la fine del 2018, la Commissione disponeva di risorse e strumenti adeguati, compreso un opportuno assetto organizzativo, per esercitare il proprio controllo sugli aiuti di Stato alle istituzioni finanziarie. Tuttavia, non è sempre stata in condizione di sfruttarli al meglio.